Settantasette anni fa, circa il 95% dell’elettorato tedesco usciva dalle urne, decretando la vittoria di Adolf Hitler con 28 milioni di voti (il 90% del totale). Da cancelliere a Führer, Hitler ottenne il potere assoluto, per volontà del popolo, dando vita ai primi accordi con Italia e Giappone. Otto anni più tardi, iniziati gli scontri con le potenze dell’asse, il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti d’America rilasciò uno dei peggiori film di propaganda bellica della storia. Per relegare i fascisti all’oblio, sosteneva la bobina, avremmo dovuto munirci in gran quantità di Cannabis sativa L. E in fretta pure.
Nel 1939, con l’inizio della seconda guerra mondiale, il Giappone tagliò fuori gli americani dai rifornimenti di canapa filippina e juta indiana. Per il 1942, le forniture di guerra si erano quasi esaurite. L’appello “Canapa per la vittoria” diventò una necessità. L’America aveva bisogno di corde per i cavi da rimorchio delle navi, nastri per i paracadute e lacci per le scarpe! Per avvalersi di una piantagione di successo, si cominciarono a raccogliere informazioni su tecniche di raccolta e immagazzinamento, equipaggiamento e legatura corde.
Furono i 15 minuti di gloria degli agricoltori americani: provare il proprio patriottismo attraverso la lussureggiante pratica della raccolta di canapa industriale. La cosa richiese un apprezzabile aumento della produzione, ed entro il 1943, la coltivazione coprì 50.000 ettari, contro i 14.000 acri del 1942.
Il bollo dei produttori di Marijuana
Il filmato si apre con una panoramica di alcune rovine greche, “Molto tempo fa”, inizia un qualche narratore/nonno, “quando gli antichi templi greci erano ancora nuovi, la canapa era già al servizio dell’uomo, e da molto tempo”. In arabo antico, tela e cannabis condividevano la medesima parola. Nell’antica Cina la canapa veniva usata per il cordame, e durante la corsa all’ovest, in America, i carri per il trasporto erano ricoperti con teli di canapa.
Questo perché il gambo fibroso di questi particolari, e non psicotropi, ceppi di Cannabis sativa L. sono davvero sorprendenti. Oltre ad essere incredibilmente durevole, con fibre più lunghe, forti, permeabili e resistenti alla muffa del cotone, la canapa ha bisogno di pochi pesticidi, può essere coltivata in un’infinità di terreni e in genere può produrre dalle 3 alle 8 tonnellate di fibra essiccata per acro, quattro volte tanto quello che una foresta boreale media è in grado di produrre.
Per ovvi motivi, possesso e trasporto di Marijuana sono argomento penale dal 1937. E nonostante il fatto che l’uso di canapa non possa neanche lontanamente portarti ad essere strafatto, la sua parentela con ciò che può farlo l’ha trasformata in materiale illegale. L’America è l’unica nazione industrializzata che non consente la produzione di canapa industriale.
Pianta la Cannabis e combatti i fascisti
Durante la Seconda Guerra mondiale però, hanno fatto un’eccezione, come al solito, per garantire il massimo rendimento delle forze militari. Negli ospedali del Nord, durante la Guerra Civile, come antidolorifici venivano somministrati liberamente morfina e oppio; innumerevoli veterani che cominciarono ad usare sostanze stupefacenti per legittimi scopi medicinali, ne rimasero dipendenti. Durante la guerra del Vietnam, molti americani sperimentarono oltreoceano l’uso di eroina, rimanendone dipendenti una volta tornati a casa. Nella primavera del 1986, l’amministrazione Reagan rivelò un memorandum di tre pagine che ammetteva il coinvolgimento della CIA nel traffico di cocaina in Nicaragua durante la guerra dei Contras. Gli interessi militari statunitensi nel conflitto afgano, stanno combattendo una macchina da guerra finanziata dal commercio di oppio.
Canapa per la Vittoria, fattoni a parte, è la testimonianza di un concetto di legalità come privilegio di guerra.
fonte: http://www.viceland.com