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Canapa per disinquinare terreni Sulcis

http://www.ansa.it/sardegna/notizie/2017/02/09/canapa-per-disinquinare-terreni-sulcis_332dfc86-31d8-4454-8e05-0808c3c790cf.html

Al via progetto e ricerca terreni per la sperimentazione

Al via nel Sulcis il progetto sperimentale per l’utilizzo in chiave anti inquinamento della canapa sativa (utile) a basso contenuto di Thc, sotto lo 0,6%, quindi non assimilabile a quella indica, proibita per legge perchè ritenuta droga leggera. L’agenzia regionale Agris dovrà studiare il comportamento della pianta per capire come e con quali modalità riesca ad estrarre dal terreno elementi altamente inquinanti attraverso la fitodepurazione dei metalli pesanti presenti: piombo, cadmio e zinco.

Non solo. Dovrà anche valutare la possibilità di usare le coltivazioni per offrire nuove opportunità di sviluppo: dal mondo dalla canapa sativa vengono infatti prodotti oli, biocarburanti, fibre, materiali per l’edilizia, il tessile e l’artigianato. Il progetto è stato rilanciato dagli esponenti di Sel e Rossomori insieme al direttore di Agris, Roberto Zurru, e al responsabile scientifico della sperimentazione Gianluca Carboni.

Agris, che si avvale della collaborazione degli esperti dell’Università di Sassari e di Sardegna Ricerche, lavorerà su 10 terreni, sia in siti inquinati che puliti, con un’estensione tra 2.500 e 5.000 mq da utilizzare per tre anni: a disposizione ci sono 1.500 euro ad ettaro, all’interno dei 150 mila euro ad anno per tre anni previsti dalla finanziaria 2015 che ha gettato le basi per la sperimentazione. Lunedì 13 la presentazione ufficiale del progetto a Carbonia, a distanza di un anno dalla prima manifestazione di interesse.

Secondo Luca Pizzut (Sel), si tratta di “un progetto molto importante per dare opportunità di sviluppo avviando un nuovo tipo di industria integrata esportabile in altri territori critici come Porto Torres e Ottana”. “La norma – spiega il collega di partito Daniele Cocco – non nasce per fare delle esperienze solo nel Sulcis ma è possibile integrarla con la norma sulla terra ai giovani per avere prospettive più lusinghiere”. “Il mondo sta andando verso la legalizzazione della canapa – sottolinea l’esponente dei Rossomori Paolo Zedda – e la Sardegna potrebbe essere capofila di un progetto per la legalizzazione”.

CENA CANAPOSA

domus2016

Cena info culinaria sulla canapa sativa

cena canapa

3^GIORNATA DELLA CANAPA

pagliare di morro d'oro

Giornata della canapa

locandin a

L’Associazione Canabruzzo è lieto di presentarvi il nuovo progetto Canapa Food 2.0

https://www.produzionidalbasso.com/project/canapa-food-2-0/

 

CANAPA FOOD 2.0

CANAPA FOOD 2.0 è un progetto promosso da CANABRUZZO per incentivare la coltivazione a canapa di terreni marginali e finalizzato all’ottenimento di semi per la produzione di olio e farina di canapa.

CANABRUZZO, associazione che ha sede legale e operativa a Cermignano in Provincia di Teramo, nasce nel 2012 con l’intento di promuovere, tutelare e diffondere la coltivazione della canapa, del lino, dell’ortica e della juta, e il loro impiego nei vari settori produttivi.

Il progetto “CANAPA FOOD 2.0” prevede la coltivazione a canapa di 2 ettari di terreno finalizzata all’ottenimento di semi per la produzione di olio e farina di canapa. La qualità più importante di questi prodotti è senza dubbio la presenza di acidi grassi essenziali polinsaturi Omega 6 -Omega 3 nella proporzione migliore per l’essere umano: nessun altro alimento in natura è infatti in grado di garantire una proporzione 3:1, rapporto raccomandato dalle ricerche mediche e dalle più avanzate teorie in ambito di nutrizione.

CANAPA FOOD 2.0 prevede le seguenti fasi attuative:

• preparazione del terreno;

• semina;

• raccolta dei semi;

• spremitura a freddo dei semi;

• realizzazione dei prodotti (olio, farina e semi decorticati);

• incontri ed attività di divulgazione.

Per sostenere il progetto “CANAPA FOOD” sono disponibili due opzioni:

A. ai sottoscrittori di 1 quota (valore 25 euro) sarà donata una confezione di farina di canapa da 500gr e una bottiglia da 100ml di olio di canapa e una confezione da 250gr di semi decorticati;

B. ai sottoscrittori di 3 quote (valore 55 euro) saranno donate 4 confezioni di farina di canapa da 500gr e 4 bottiglie da 100ml di olio di canapa una confezione da 250gr di semi decorticati.

Per aderire occorre registrarsi cliccando sul tasto verde “SOSTIENI”, a sinistra sotto l’immagine, e aderire al progetto scegliendo la quota corrispettiva da acquistare (minimo 1 quota). Al momento dell’adesione non viene richiesto alcun pagamento; se il progetto raggiunge il budget stabilito sarete ricontattati per il bonifico e l’invio dei prodotti.

http://linkpdb.me/6765

dalla terra alla tavola

dalla terra al piatto

la città 18112014

Sabato 15 novembre 2014 ore 16:00 presentazione del I° olio e farina di canapa sativa Abruzzese

locandina

È canadese il primo aereo di canapa: pronto a volare nel 2015

Derek Kesek sta realizzando il suo sogno. La gente rideva quando lui, ex proprietario di un ristorante biologico, annunciava che avrebbe volato con la canapa. Ora non si ride più, si impara.

aereo_canapa

di Giovanni Fez – 23 Ottobre 2014

Una società canadese chiamata Hempearth, con sede a Waterloo (Ontario), ha firmato un contratto con un produttore di aerei della Florida per costruire un aeroplano fatto pressochè interamente di canapa, almeno per il 75%. Sarà il primo al mondo, annuncia il quotidiano The Star e sarà pronto per il suo primo volo già nel 2015. La canapa fungerà anche da carburante. La canapa appartiene alla famiglia della cannabinacee ed è una pianta dagli steli molto robusti. Viene usata per fare T-shirt, saponi, corde, olio e per uso alimentare; se ne sta riscoprendo l’utilizzo nella bioedilizia e ora servirà anche per gli aeroplani. Kesek è entusiasta ed è convinto che il suo aeroplano rappresenterà una rivoluzione, «come Steve Jobs con i cellulari» ha detto. «La canapa è una coltura sostenibile, non necessita di pesticidi o erbicidi per crescere, quindi l’apparecchio avrà un’impronta ambientale estremamente più contenuta rispetto ad un aereo standard» aggiunge Kesek. «Tutti mi dicevano che era impossibile, che non ce l’avrei mai fatta e io rispondevo: state a vedere. Ora tutti quelli che mi scoraggiavano vengono a vedere cosa sto facendo». Il Canada ha legalizzato le coltivazioni di canapa industriale già alla fine degli anni ’90 del secolo scorso, ma in alcuni stati americani è ancora illegale, quindi tanti si riforniscono in Canada. La canapa viene spesso associata alla “cugina” marijuana e Kesek fin da subito ha voluto chiarire che non ha nulla a che fare con quell’ambito. «La mia società non si occupa affatto di marijuana, si occupa di canapa industriale». La realizzazione materiale dell’apparecchio verrà eseguita dalla Velocity Inc. americana, partendo da un progetto di mezzo milione di dollari. Sui prototipi è stato anche fatto un esperimento: alcuni addetti hanno provato a danneggiare un aereo in materiale convenzionale e uno in canapa e hanno visto che quello di canapa è ugualmente resistente, se non di più. La Velocity Inc. sta aspettando da Kesek la conferma che il progetto ha sufficienti finanziamenti per partire. L’ideatore conta di raccogliere il 30% di quanto necessario da finanziatori privati per poi avviare una raccolta fondi su internet con la forma del crowdfunding.

Nel video che segue Kesek mostra come, oltre agli aerei, tante altre cose possano essere realizzate in canapa (oltre 25mila prodotti) comprese le chitarre.