Cosa fare per coltivare la canapa?
Quelle che seguono sono le risposte alle domande che più spesso ci vengono rivolte riguardo la coltivazione della canapa.
DOMANDA: Si può coltivare la canapa in Italia?
RISPOSTA: La risposta è sì, a condizione che venga coltivata una varietà a basso tenore di THC (inferiore allo 0,2%) compresa nel Registro Europeo delle Sementi e che sia seguita la procedura stabilita dalla Circolare del MIPAF n.1 dell’8 maggio 2002.
DOMANDA: Dove e come si coltiva la canapa?
RISPOSTA: La canapa preferisce i terreni fertili alluvionali, si adatta però a tutti i terreni, anche fino ai 1500 metri di altitudine. Non soffre le gelate tardive. Soffre invece mortalmente il ristagno d’acqua, specialmente nel primo stadio di vegetazione. Si semina a febbraio/marzo. Riproducendo una tecnica antica sono in corso sperimentazioni di semina in secondo raccolto (dopo loietto, orzo, grano), in questo caso il pericolo è che se il terreno non è umido si incontrano difficoltà nella germinazione o che il caldo eccessivo secchi le piantine. La quantità di seme consigliata è di 50 chilogrammi per ettaro (10mila mq). Si consiglia di provvedere alla semina con seminatrice da grano con 15/20 centimetri tra le file (naturalmente con disco adattato per la canapa), su terreno preparato che abbia un’umidità sufficiente alla germinazione.
Così seminata la canapa è autodiserbante (le piante di canapa crescono più velocemente delle infestanti, per cui fanno morire tutte le infestanti). Di conseguenza, la canapa lascia il terreno totalmente diserbato.
Normalmente non ha bisogno di irrigazione e migliora la struttura del terreno grazie all’abbondante e profondo apparato radicale e al rilascio di foglie a fine ciclo.
Si raccoglie 10 giorni dopo la fine della fioritura delle piante maschili nel mese di agosto, così come si fa per la fienagione. Si taglia con barra falciante, la si lascia in campo per almeno 30/40 giorni per una parziale macerazione e la si imballa con normale rotopressa.
Da sempre consigliamo a chi non conosce la coltura di sperimentare per un anno per farsi un’esperienza adeguata alla zona in cui si opera. In ogni caso e salvo calamità naturali, gli agricoltori provetti non hanno mai incontrato difficoltà ad ottenere alte rese in biomassa.
DOMANDA: Conviene coltivare canapa?
RISPOSTA: la difficoltà del decollo della coltivazione della canapa in Italia è dovuta a difficoltà burocratiche e mancanza di chiarezza sulle produzioni alimentari e ancora alla mancanza di macchinari agricoli per la prima trasformazione (separazione fibra da canapulo), operazione che una volta veniva eseguita a mano, all’interno dell’azienda agricola.
Entrambe queste difficoltà sono in via di superamento.
Infatti la competente Direzione Generale del MIPAF si è impegnata nel mese di gennaio 2011 ad emanare una nuova Circolare che elimini gli adempimenti divenuti inutili, mentre si attende che il Ministero della Salute fissi i limiti del contenuto di THC negli alimenti.
Il prototipo GD1 di macchinario “agricolo” per la prima trasformazione delle paglie di canapa è stato brevettato nel mese di giugno 2010, sta attualmente lavorando presso lo stabilimento di Assocanapa srl a Carmagnola ed è entrato in produzione.
Venendo all’aspetto del ritorno economico della coltivazione per la produzione di fibra tecnica, le previsioni per ettaro oggi sono queste:
– costi: kg. 50 di seme a euro 5,50/kg per un totale di euro 275,00 oltre IVA 10%; lavorazione del terreno come per qualsiasi semina; non sono necessari diserbo, trattamenti antiparassitari, irrigazione (salvo casi eccezionali). Nei terreni più “magri” può essere opportuna una concimazione leggera. Raccolta: mediante falciatura, meglio se le bacchette sono tagliate in segmenti non superiori a 1 mt di lunghezza, macerazione in campo per 30/40 giorni, rotoimballatura.
– ricavi: oltre al contributo dell’UE sui seminativi, che varia da zona a zona e comunque da circa 100 a circa 450 euro per ha, la canapa produce mediamente 130 q.li di bacchetta secca per ha e sarà venduta all’attuale prezzo europeo di 14 euro/q per cui si realizzerà un ricavo medio per ha di 1.820 euro.
Ricavi maggiori possono essere conseguiti eseguendo in proprio la prima trasformazione e se si recupera il seme e/o si fanno produzioni/lavorazioni di nicchia.
DOMANDA: Come si fa per la vendita del prodotto?
RISPOSTA: per la vendita delle paglie di canapa in rotoballe o balle quadrate i coltivatori devono stipulare contratto con un primo trasformatore autorizzato.
DOMANDA: Quanta canapa si coltiva in Italia?
RISPOSTA: I soci di Assocanapa che coltivano canapa in diverse regioni italiane sono in media 50 ogni anno, la superficie coltivata a canapa da nostri soci è stata in media di 120 ha/anno.