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Due americani muoiono dopo aver usato Bat Guano come fertilizzante della cannabis

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Fate attenzione

Dal 28 dicembre, la Dogana Italiana sul confine svizzero, blocca tutte le importazioni di cannabis light.

A rischio tutta la filiera che commercializza prodotto svizzero, senza regolare documentazione di sdoganamento si rischia il contrabbando.

Comparison of Cannabinoid Concentrations in Plasma, Oral Fluid and Urine in Occasional Cannabis Smokers After Smoking Cannabis Cigarette

Amélie Marsot1, Christine Audebert1, Laurence Attolini1, Bruno Lacarelle2, Joelle Micallef1, Olivier Blin1

1Service de Pharmacologie Clinique et Pharmacovigilance, AP-HM, Pharmacologie intégrée et interface clinique et industrielle, Institut des Neurosciences Timone – AMU-CNRS 7289, Aix Marseille Université, 13385 Marseille.
2Service de Pharmacocinétique Toxicocinétique, AP-HM, Marseille, France.

 

Abstract

Purpose. A randomized cross-over, double blind placebo controlled study of smoked cannabis was carried out on occasional cannabis smokers. The objective of this research was to describe the pharmacokinetic parameters of THC and its metabolites in plasma, oral fluid and urine, from samples obtained simultaneously to provide estimations of THC and metabolites concentrations after smoking a cannabis cigarette. Methods. Blood, oral fluid and urine samples were collected until up to 72 h after smoking the cannabis cigarette (4% of delta-9-tetrathydrocannabinol (THC)). THC, 11-OH-THC and THC-COOH were analyzed by gas-chromatography-mass spectrometry. Pharmacokinetic parameters were estimated from these data. Results. Eighteen male healthy adults participated in the study. In total, 560 plasma, 288 oral fluid and 448 urine samples were quantified for cannabinoids. Plasma, oral fluid and urine pharmacokinetic parameters were calculated. A wide range of median THC Cmax (1.6-160.0 µg/L and 55.4-123120.0 µg/L in plasma and oral fluid, respectively), 11-OH-THC Cmax (0-11.1 µg/L in plasma) and THC-COOH Cmax (1.0-56.3 µg/L in plasma) was observed. When expressed as a percentage of the total available THC dose, and corrected for molar equivalents, mean percentage of total THC dose excreted was 1.9 +/-2.5 % with range of 0.2-7.5%. This high inter-individual variability was also observed on other calculated pharmacokinetic parameters. Conclusion. Prediction of plasma THC concentration from THC oral fluid concentration or from THC-COOH urinary concentrations is not feasible due to the large variations observed. The results from this study support the assumption that a positive oral fluid THC result or a positive urine fluid result are indicative of a recent cannabis exposure.

 

This article is open to POST-PUBLICATION REVIEW. Registered readers (see “For Readers”) may comment by clicking on ABSTRACT on the issue’s contents page.

J Pharm Pharm Sci, 19 (3): 411-422, 2016

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Canapa, il boom italiano e gli utilizzi che non ti aspetti

Curativa per umani e animali, alimentare, per la bioedilizia o il tessile, ma anche per cosmesi e relax

[3 febbraio 2017]

Uno studio realizzato da Coldiretti in occasione dell’entrata in vigore dal 14 gennaio 2017 della legge “Disposizioni per la promozione della coltivazione e della filiera agroindustriale della canapa”, resa necessaria per superare le diffidenze del passato e sostenere il boom in atto in Italia, evidenzia che: «Dai tessuti alla pasta, dalla birra ai cosmetici, dalla carta ai saponi, dai biscotti al pane ma anche detersivi, vernici o addirittura mattoni per la bioedilizia, in Italia è scoppiata la “canapamania” che ha favorito negli ultimi tre anni un aumento del 200% dei terreni coltivati a livello nazionale che oggi raggiungono quasi i tremila ettari».

Secondo Coldiretti, «La ricerca della naturalità nell’abbigliamento, nell’alimentazione ed in generale l’affermarsi di stili di vita piu’ ecologici ha favorito la diffusione della canapa che è particolarmente versatile negli impieghi ma anche in grado dal punto di vista colturale è a basso impatto ambientale, contribuisce alla riduzione del consumo dei suoli e della desertificazione e alla perdita di biodiversità.
Dalla canapa – sottolinea la Coldiretti – si ottengono eco-mattoni da utilizzare nella bioedilizia che, oltre a garantire un’alta capacità isolante, sia dal caldo che dal freddo, assorbono anche CO2 ma c’è pure il pellet di canapa per il riscaldamento che assicura una combustione pulita. Numerosi gli impieghi in campo alimentare, dai biscotti e dai taralli fino al pane di canapa, dalla farina di canapa all’olio, le cui proprietà benefiche sono state riconosciute dal Ministero della Salute, dall’Oms e da numerose ricerche. Il seme di canapa e gli alimenti derivati contengono, infatti, proteine che comprendono tutti gli aminoacidi essenziali, in proporzione ottimale e in forma facilmente digeribile. Dalla canapa si ricavano inoltre tessuti naturali ottimi sia per l’abbigliamento, poiché tengono fresco d’estate e caldo d’inverno, sia per l’arredamento, grazie alla grande resistenza di questo tipo di fibra».

Il presidente della Coldiretti, Roberto Moncalvo, sottolinea che «Il boom della coltivazione della canapa è un’ottima dimostrazione della capacità delle imprese agricole di scoprire e sperimentare nuove frontiere e soddisfare i crescenti bisogni dei nuovi consumatori”, ha affermato nel sottolineare che “proprio da queste esperienze di green economy si aprono opportunità di lavoro nelle campagne che possono contribuire alla crescita sostenibile e alla ripresa economica ed occupazionale del paese».

In realtà, per l’Italia si tratta di uno ritorno per una coltivazione che era diffusissima  fino agli anni ’40, quando il nostro Paese, con quasi 100mila ettari a canapa, era il secondo maggior produttore al mondo dopo l’Unione Sovietica. «Il declino – dicono a Coldiretti – è arrivato per la progressiva industrializzazione e l’avvento del “boom economico” che ha imposto sul mercato le fibre sintetiche, ma anche dalla campagna internazionale contro gli stupefacenti che ha gettato un ombra su questa pianta. ll Governo italiano nel 1961 sottoscriveva una convenzione internazionale chiamata “Convenzione Unica sulle Sostanze Stupefacenti” (seguita da quelle del 1971 e del 1988), in cui – prosegue la Coldiretti – la canapa sarebbe dovuta sparire dal mondo entro 25 anni dalla sua entrata in vigore mentre nel 1975 esce la “legge Cossiga” contro gli stupefacenti, e negli anni successivi gli ultimi ettari coltivati a canapa scompaiono.  Oggi la consapevolezza dell’esigenza di creare un quadro legislativo di minore rigidità che possa valorizzare le caratteristiche distintive della canapa italiana ha portato finalmente alla creazione di un quadro legislativo che può valorizzare le caratteristiche distintive della canapa in Italia dove  si sta verificando una rapida diffusione della coltivazione dalla Puglia al Piemonte, dal Veneto alla Basilicata, ma anche in Lombardia, Friuli V.G. Sicilia e Sardegna».

Il novo “sdoganamento” della canapa avrà la sua consacrazione dal 17 al 19 febbraio 2017 al Pala Cavicchi di Roma, dove torna Canapa Mundi – Fiera Internazionale della Canapa, con lo slogan “La Fiera che non ti aspetti”. Una manifestazione che punta a «fornire una visione completa, esaustiva e spesso inaspettata sulle proprietà e i possibili utilizzi di questa pianta, andando oltre stereotipi e preconcetti».

Gli organizzatori sottolineano che «Tra gli aspetti che suscitano più interesse e polemiche indubbiamente c’è la possibilità di utilizzare la canapa e i suoi derivati per finalità terapeutiche. Con il decreto del 9 novembre 2015, è stato autorizzata per la prima volta la coltivazione, produzione e distribuzione in Italia di
medicinali di origine vegetale a base di cannabis. Dopo due anni di fase sperimentale, si è giunti ora alla reale distribuzione dei farmaci con sigla FM2, ovvero farmaceutico militare con due principi cannabinoidi: THC e CBD. Questa tipologia di farmaci è risultata efficace per il trattamento di numerosi sintomi e patologie, quali dolore (neuropatico, oncologico), spasticità da Sclerosi Multipla, nausea e vomito in chemioterapia, sindrome di Tourette, sindrome di Dravet e glaucoma resistente. La cannabis terapeutica è stata ora approvata dall’Unione Europea anche per uso veterinario, e da aprile 2017 verranno messi in vendita i primi prodotti per il trattamento di disturbi comportamentali, tra cui l’ansia e le fobie di rumore, il dolore cronico, l’artrite e il diabete».

Per approfondire il tema, Canapa Mundi ospiterà la mostra fotografica ” I volti della canapa “, dal progetto di Maria Novella De Luca che, con foto-ritratti e immagini della vita quotidiana, presenta chi sono i malati che vogliono utilizzare la cannabis, perché e quali sono i problemi legati a disinformazione e burocrazia da affrontare.

L’Associazione Canabruzzo è lieto di presentarvi il nuovo progetto Canapa Food 2.0

https://www.produzionidalbasso.com/project/canapa-food-2-0/

 

CANAPA FOOD 2.0

CANAPA FOOD 2.0 è un progetto promosso da CANABRUZZO per incentivare la coltivazione a canapa di terreni marginali e finalizzato all’ottenimento di semi per la produzione di olio e farina di canapa.

CANABRUZZO, associazione che ha sede legale e operativa a Cermignano in Provincia di Teramo, nasce nel 2012 con l’intento di promuovere, tutelare e diffondere la coltivazione della canapa, del lino, dell’ortica e della juta, e il loro impiego nei vari settori produttivi.

Il progetto “CANAPA FOOD 2.0” prevede la coltivazione a canapa di 2 ettari di terreno finalizzata all’ottenimento di semi per la produzione di olio e farina di canapa. La qualità più importante di questi prodotti è senza dubbio la presenza di acidi grassi essenziali polinsaturi Omega 6 -Omega 3 nella proporzione migliore per l’essere umano: nessun altro alimento in natura è infatti in grado di garantire una proporzione 3:1, rapporto raccomandato dalle ricerche mediche e dalle più avanzate teorie in ambito di nutrizione.

CANAPA FOOD 2.0 prevede le seguenti fasi attuative:

• preparazione del terreno;

• semina;

• raccolta dei semi;

• spremitura a freddo dei semi;

• realizzazione dei prodotti (olio, farina e semi decorticati);

• incontri ed attività di divulgazione.

Per sostenere il progetto “CANAPA FOOD” sono disponibili due opzioni:

A. ai sottoscrittori di 1 quota (valore 25 euro) sarà donata una confezione di farina di canapa da 500gr e una bottiglia da 100ml di olio di canapa e una confezione da 250gr di semi decorticati;

B. ai sottoscrittori di 3 quote (valore 55 euro) saranno donate 4 confezioni di farina di canapa da 500gr e 4 bottiglie da 100ml di olio di canapa una confezione da 250gr di semi decorticati.

Per aderire occorre registrarsi cliccando sul tasto verde “SOSTIENI”, a sinistra sotto l’immagine, e aderire al progetto scegliendo la quota corrispettiva da acquistare (minimo 1 quota). Al momento dell’adesione non viene richiesto alcun pagamento; se il progetto raggiunge il budget stabilito sarete ricontattati per il bonifico e l’invio dei prodotti.

http://linkpdb.me/6765

Biomattone canapa e calce

Equilibruim organizza a Cepagatti (PE) un corso di formazione sull’utilizzo della canapa in edilizia , sulla loro pagina facebook tutte le info per partecipare.